Cosa fare in caso di rischio vulcanico e da gas endogeni

Misure precauzionali

  • Aerare sempre i locali chiusi da molto tempo, prima di accedervi (cantine, garage, lavatoi);
  • Non utilizzare locali interrati e seminterrati per attività abitative, lavorative, ricreative e soprattutto per ricovero notturno, vietare l’accesso negli scantinati ai bambini, se non accompagnati da adulti;
  • Dotare i locali interrati e seminterrati di un impianto di ventilazione forzata, per garantire un’adeguata circolazione dell’aria e impedire pericolosi accumuli di gas tossici negli ambienti chiusi;
  • Evitare la permanenza prolungata in strutture depresse, eventualmente presenti all’esterno delle abitazioni (piscine vuote, canali per la raccolta delle acque, cisterne interrate, pozzi, etc.) e accedervi con grande prudenza, avendo l’accortezza che all’esterno della struttura vi sia qualcuno in grado di prestare soccorso;
  • Non effettuare trivellazioni, scavi, movimenti di terra e interventi edilizi senza aver richiesto agli uffici comunali tutti i possibili chiarimenti.
  • Segnalare con la massima urgenza al Comune di appartenenza, la presenza di situazioni potenzialmente pericolose per la salute pubblica, come:

– presenza di animali morti senza motivi apparenti;
– ingiallimento e repentino appassimento di alberi e piante, o impossibilità di attecchimento e crescita di erba, colture e piante in giardino o in terreni agricoli;
– fuoriuscita di gas da pozzi o scavi.

In caso di caduta di ceneri vulcaniche

La caduta di ceneri vulcaniche, anche per periodi prolungati, non costituisce un grave rischio per la salute. Tuttavia, la prolungata esposizione alle ceneri più sottili (meno di 10 micron) può provocare moderati disturbi all’apparato respiratorio. Inoltre, il contatto con gli occhi può causare congiuntiviti e abrasioni corneali. Pertanto, è opportuno prendere alcune precauzioni e assumere comportamenti idonei a ridurre l’esposizione, soprattutto per alcune categorie di soggetti: persone affette da malattie respiratorie croniche (asma, enfisema, ecc.); persone affette da disturbi cardiocircolatori; persone anziane e bambini.

  • Durante le fasi di caduta delle ceneri (o durante le giornate ventose se la cenere è già al suolo) è consigliabile rimanere in casa con le finestre chiuse o comunque uscire avendo cura di indossare una mascherina per la protezione dalle polveri e possibilmente occhiali antipolvere. Tali dispositivi di autoprotezione sono particolarmente indicati per le categorie a rischio sopra citate e per coloro che svolgono attività professionali all’aperto.
  • In caso di contatto con gli occhi evitare di strofinarli, ma lavarli abbondantemente con acqua.
  • Provvedere a rimuovere periodicamente le ceneri dai propri ambienti, avendo cura di bagnarne preventivamente la superficie, al fine di evitare il sollevamento e la risospensione delle parti più sottili. Durante queste operazioni indossare i suddetti dispositivi di autoprotezione.
  • Provvedere a rimuovere periodicamente le ceneri accumulatesi sui tetti delle case, con l’ausilio di adeguati mezzi di sicurezza (ponteggi e imbracature), al fine di evitare un sovraccarico eccessivo sulle coperture e prevenire possibili crolli, nonché l’intasamento dei canali di gronda.
  • Non disperdere le ceneri lungo le strade, ma raccoglierle in sacchetti da deporre nei punti di raccolta individuati dall’amministrazione comunale. Le ceneri infatti possono intasare le reti di smaltimento delle acque, le reti fognarie e costituire un pericolo per la circolazione stradale.
  • Guidare con particolare prudenza nei tratti di strada coperti di cenere.
  • Evitare l’uso di motocicli.
  • La frutta e la verdura eventualmente ricoperte di cenere possono essere consumate dopo un accurato lavaggio.
  • Gli animali da compagnia (cani, gatti, ecc.) dovrebbero essere tenuti in casa.
  • La cenere vulcanica ingerita dagli animali al pascolo può provocare serie conseguenze sull’apparato digerente. Pertanto, in caso di abbondante caduta di ceneri, è consigliabile approvvigionare il bestiame con foraggio privo di ceneri.

Rischio Vulcanico e da Gas Endogeni

Fonte: Sito della Regione Lazio e Sito del Dipartimento della Protezione Civile – Presidenza del Consiglio dei Ministri