Discorso del Sindaco per la Festa della Repubblica

Cari concittadini,

il 2 e 3 giugno del 1946, appena un anno dopo la caduta del regime fascista e la conclusione della seconda guerra mondiale, il popolo italiano fu chiamato alle urne per il referendum sulla forma istituzionale dello Stato: gli elettori scelsero la Repubblica, ponendo così fine a 85 anni di esperienza monarchica iniziata il 17 marzo 1861 con la proclamazione del Regno d’Italia.

A seguito di tale risultato, il Re Umberto II, succeduto al padre Vittorio Emanuele III da appena un mese, decise di lasciare il territorio italiano insieme alla famiglia Savoia. Temporaneamente le funzioni di Capo dello Stato furono assunte dal Presidente del Consiglio dei Ministri Alcide De Gasperi.

Questa consultazione popolare, per la prima volta nella storia italiana, si svolse realmente a suffragio universale e diretto: infatti, poterono recarsi a votare tutti gli italiani, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Contestualmente al referendum si tennero le elezioni dell’Assemblea Costituente, alla quale sarebbe stato affidato il compito di redigere il testo della vigente Costituzione italiana.

L’assemblea si riunì la prima volta il 25 giugno 1946 e nella seduta del 28 giugno fu eletto Capo provvisorio dello Stato il senatore Enrico De Nicola.

Intanto una Commissione tecnica di 75 membri fu incaricata di redigere il testo della Costituzione, che fu approvata il 22 dicembre 1947 dall’Assemblea Costituente, promulgata il 27 dicembre successivo dal Capo provvisorio dello Stato ed entrata in vigore il 1° gennaio del 1948.

Proprio nel primo articolo della nostra Carta fondamentale è trascritta la scelta che fu fatta dal popolo italiano nella consultazione referendaria: L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Da sessantacinque anni il giorno 2 giugno, data di fondazione della Repubblica, è dichiarato festa nazionale e quest’anno la ricorrenza è ancor più significativa perché cade nel centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia.

In questo giorno, unica Festa Nazionale della Repubblica, il mio pensiero va a tutti noi italiani, popolo onesto e laborioso ed in particolare va ai militari di tutte le Forza Armate che prestano servizio dentro e fuori i confini nazionali e che dedicano il loro lavoro e il loro sacrificio per la sicurezza della nostra Patria e per mantenere la pace in zone dove tutt’ora ci sono controversie sociali e militari.

La corona d’alloro, che abbiamo appena deposto, è un doveroso omaggio a tutti coloro i quali, nelle varie epoche e anche nei nostri giorni, hanno donato la propria vita per garantire a noi tutti un Paese libero, democratico e prospero; inserito tra i più sviluppati e importanti al mondo.

Questa celebrazione, inserita nell’iniziativa “Concerti dei mille cori” è stata voluta e organizzata dall’Unione dei Comuni “Paesi della Ciociaria”, con il patrocinio di altre istituzioni e il contributo di numerose imprese locali ed esercizi commerciali, ai quali rivolgo un doveroso ringraziamento e vede coinvolti soprattutto gli alunni, i professori e il Dirigente delle nostra scuola locale, insieme a quelli delle altre Scuole Medie dell’Unione dei Comuni e dei comuni limitrofi, impegnati nell’elaborazione di un testo sui 150 anni dell’Unità d’Italia.

L’auspicio è che questo evento possa rafforzare, in ciascuno di noi e soprattutto nei più giovani, i più alti sentimenti di appartenenza a questa grande e bella nazione, Patria di cultura, di solidarietà e di accoglienza.

Sicuro che questa giornata commemorativa sia stata apprezzata da tutti i presenti, sento il dovere di rivolgere a ciascuno di voi il mio saluto e ringraziamento.

Un ringraziamento particolare lo rivolgo alla Banda Musicale Città di Arce e alla Banda Musicale “Oreste Capone” Città di Agosta con i loro rispettivi Maestri e Presidenti, per l’ottima esecuzione dei brani che hanno accompagnato con maestria questa celebrazione.

Infine saluto e ringrazio la mia Giunta e i Consiglieri Comunali, i dipendenti, la Polizia Locale, l’Arma dei Carabinieri, la Protezione Civile e tutti coloro che hanno permesso, con il loro importante contributo, la buona riuscita di questa manifestazione.

Viva l’Italia, viva la Repubblica!

Strangolagalli, addì 2 giugno 2011

Cav. Antonio De Vellis

Sindaco